La colazione al Days Inn è sostanziosa. Usciamo dall'albergo con la pancia piena. Raggiungiamo Dallas dopo un'oretta di viaggio.Paghiamo 5 dollari per lasciare la macchina in sosta in un parcheggio al 90$ abusivo. Percorriamo Main Street e poi la famosa Elm Street dome JFK vennè assassinato. Classica foto di fornte al palazzo do si presume Oswelt abbia sparato a Kennedy e poi sosta su una panchina a crogiolarsi al sole.
E' li che a un certo punto una giornalista spunta da non so dove e ci intervista... Si proprio un'intervista, un pacco di domande sul perchè siamo li.. su "se sappiamo" chi era Kennedy, o quando è stato ucciso... Guido che capisce molto bene l'inglese ha capito le parole Washinghton Post... mah... Intervistati dal Washinghton Post... che ridere.
Con la 45 S raggiungiamo Houston. Voglio andare a vedere il Jhonson Space Kennedy, base militare da dove sono partiti i razzi Apollo che hanno portato gli uomini sulla luna.
Poco prima di arrivare alla base, ci sorprende un temporale... macchè un temporale.... una tempesta. Tuoni e fulmini in quantità titanica... la sera alla Tv ne hanno parlato. Ci mancava anche la tempesta tropicale.
Lo Space Kennedy si rivela una trappola per turisti. Più di metà dei razzi sono finti, in plastica. ALtri invece erano autentici. Autentica era anche la sala di controllo (quella del film Apollo 13) da cui hanno guidato i primi razzi e shuttle. Ora, per la cronaca, è tutto spostato in Florida, a Cape Canaveral. Alla fine prendiamo un trenino che ci fa fare il tour dello space kennedy. Prima di salire ci fanno una foto. Per motivi di sicurezza. Il tour prevede anche l'ingresso all'angard X in cui sono racchiusi i veivoli del futuro. Mah...
Tempo di atterrare con lo shuttle su marte (simulazione in un videogioco) e decidiamo che ne abbiamo abbastanza. Ce ne andiamo. Anche la tempesta è finita ed è uscito il sole.
Si chiama Microtel. E' l'albergo in cui alloggiamo oggi. Si trova a Sulphur. Una cittadina a 4 ore di macchina da New Orleans. Camere grandi e accoglienti.
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